Questa tecnica, a differenza delle mappe mentali,
risale a più di 2000 anni fa. Porta il nome del suo inventore,
Cicerone, che, senza avere a disposizione le informazioni che sono state
scoperte negli ultimi anni sul funzionamento della nostra mente, si era
reso conto che, facendo un certo tipo di pensieri, riusciva a ricordare
le sue orazioni senza aver bisogno di alcun appunto.
La tecnica da lui utilizzata era molto semplice e altrettanto
efficace. Immagina che volesse parlare di quattro macroargomenti.
Ovviamente, le cose che voleva dire su ciascun di questi le aveva ben
presenti. Gli serviva soltanto una strategia per ricordare la giusta
sequenza. Pensava semplicemente ad un tragitto: un esempio poteva essere
quello che portava da casa sua al foro dove teneva le sue orazioni e,
ad ogni cosa particolare che incontrava, associava un oggetto che gli
ricordasse l’argomento del quale doveva parlare. Se gli argomenti dei
quali voleva parlare erano Catilina, i soldi, la guerra e la memoria,
associava idee che gli ricordassero questi argomenti alle cose che
incontrava nel tragitto. Questo gli permetteva di ripercorrere il
discorso avendo sempre il filo conduttore, senza perdersi e senza
saltare da un argomento all’altro senza una logica.
Possiamo usare
questa tecnica per ricordare una sequenza di punti chiave di un
discorso, o quello che riteniamo più opportuno. Ovviamente, possiamo
prendere uno qualsiasi dei percorsi che abbiamo fatto anche senza
conoscerlo nel dettaglio. Questo perché prenderemo come ganci mentali
soltanto i punti che ricordiamo, ripercorrendo mentalmente quel
tragitto: sono i punti che più ci hanno lasciato un’emozione e che,
quindi, ci torneranno in mente ogni volta che penseremo a quel percorso.
Questa tecnica a differenza delle mappe è solo mentale, quindi, non
scriveremo nulla e, prima di riutilizzare uno stesso tragitto per
memorizzare altri concetti, dobbiamo aver portato a lungo termine le
informazioni che avevamo studiato precedentemente. Sappi che possiamo
utilizzare come gancio mentale solo qualcosa che abbiamo già
interiorizzato. Nell’istante in cui utilizziamo qualcosa che non fa
ancora parte del nostro bagaglio culturale consolidato, rischiamo di
perdere anche l’informazione che gli avevamo associato.
È curioso notare come l’utilizzo di queste tecniche abbia lasciato
tracce nel linguaggio giuridico e non solo. Hai mai sentito
l’espressione: “in primo luogo?”.
Risale proprio all’utilizzo delle tecniche appena descritte.
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